Pene Curvo

Malattie del pene

Il pene curvo è una condizione patologica che può condizionare in modo significativo la vita sessuale del paziente. Generalmente il pene curvo presenta sempre o quasi sempre un lieve grado di curvatura.

In alcuni casi però, questa curvatura del pene può essere più marcata, al punto da rappresentare un impedimento sia psicologico che anatomico per una regolare attività sessuale.

Avere il pene storto non è un problema a livello assoluto, dipende da fattori come dolore e grado della curvatura ad esempio. Per questo consigliamo sempre una visita andrologica per valutare esattamente il vostro caso.

Cause pene curvo

La curvatura peniena può essere di tipo congenito o acquisito.

Il pene curvo congenito è una condizione presente fin dall’infanzia ed è di solito caratterizzato da una curvatura significativa del pene in erezione, verso il basso.

Questa condizione merita una valutazione andrologico solo qualora dovesse essere di disturbo psicologico o fisico per il ragazzo adolescente che, di solito, si approccia alle prime esperienze sessuali.

Il pene curvo acquisito è invece dovuto ad una malattia che colpisce circa l’11% della popolazione maschile ed è noto anche come induratio penis plastica o malattia di La Peyronie. Quest’ultimo nome, viene dal medico che per primo la descrisse nel 1743.

La malattia di La Peyronie è caratterizzata dalla comparsa di noduli duri (placche) sul pene, normalmente sulla parte superiore o laterale dell’asta peniena, che condizionano una curvatura quando il pene è in erezione.

Tale curvatura nella maggior parte dei casi è verso l’alto e/o laterale. Le cause di questa malattia sono tuttora in larga parte sconosciute. Si pensa che la malattia possa svilupparsi in pazienti con una predisposizione genetica di base, a seguito di un micro-trauma (spesso da rapporto) di cui il paziente non ha solitamente memoria.

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Un ruolo fondamentale sembra essere giocato anche dal proprio sistema immunitario che causa una reazione infiammatoria abnorme a livello locale.

Diagnosi pene curvo

Il pene curvo necessita di una visita andrologica durante la quale si andrà a stabilire prima di tutto l’entità della curvatura. È chiaro che un pene storto sia visibile facilmente, ma la curvatura del pene può andare da pochi gradi fino ad oltre 90°.

Bisogna pertanto valutare il grado e quanto questa curvatura sia di impatto negativo nella vita sessuale del paziente.

Nel caso di malattia di La Peyronie, sarà poi fondamentale stabilire la presenza e la localizzazione di eventuali placche sul pene e se queste placche siano o meno dolorose per il paziente.

Non è infatti infrequente che il paziente possa lamentare dolore al pene storto in erezione, soprattutto nelle prime fasi della malattia.

In alcuni casi, potrà essere utile eseguire un’ecografia del pene deviato, per meglio caratterizzare le placche oppure un ecodoppler penieno dinamico, per studiare eventuali concomitanti problematiche di erezione.

Trattamento pene curvo

Il trattamento del pene curvo congenito è chirurgico ed è indicato solo per pazienti che lamentano difficoltà nei rapporti (anche solo di carattere psicologico) per via della curvatura del pene.

L’intervento consiste nel praticare delle incisioni sui tessuti profondi del pene che consentono di raddrizzare l’asta peniena.

Il pene curvo acquisito presenta invece una gestione terapeutica più complessa. Occorre precisare che ad oggi non esiste una terapia in grado di guarire completamente questa malattia.

Tuttavia vi sono delle alternative terapeutiche utili a migliorare la qualità della vita sessuale del paziente.

In caso di dolore in erezione, spesso presente nelle prime fasi della malattia, sarà possibile eseguire un trattamento con onde d’urto peniene a bassa intensità focalizzate sulla placca che porta ad una risoluzione del dolore.

Può inoltre essere suggerita una terapia farmacologica con Tadalafil che è risultato essere efficace nel trattamento del dolore.

Per quanto riguarda la curvatura ci sono diverse opzioni terapeutiche disponibili ma purtroppo nessuna con una certezza di efficacia. Le terapie che possono essere eseguite, sono a base di iniezioni di farmaci a livello della placca peniena (verapamil, acido ialuronico, estratto di plasma ricco in piastrine (PRP).

A seguito delle iniezioni in alcuni pazienti si può osservare una riduzione della curvatura e delle dimensioni della placca.

È inoltre possibile eseguire una “ginnastica” peniena con l’utilizzo di un device chiamato Vacuum, che permette di eseguire uno stretching del pene. L’utilizzo del Vacuum 2 volte al giorno per alcuni mesi può portare ad un miglioramento della curvatura.

Nei casi di curvatura peniena più gravi è invece necessario ricorrere ad intervento chirurgico di corporoplastica peniena. In questo caso, occorrerà rimuovere chirurgicamente la placca peniena ed applicare un “patch” di tessuto biologico sul pene, raddrizzando così la curvatura.

Questo intervento può essere tuttavia associato ad un rischio di impotenza post-operatoria che può essere anche considerevoli nei casi di curvatura sopra i 60°.

Per questo motivo, soprattutto per i pazienti con un’erezione di base non ottimale, è consigliabile ricorrere all’impianto di protesi peniene che consentiranno allo stesso tempo di raddrizzare il pene e poter avere erezioni normali dopo l’intervento.

Referenze

Capogrosso P, Frey A, Jensen CFS, Rastrelli G, Russo GI, Torremade J, Albersen M, Gruenwald I, Reisman Y, Corona G. Low-Intensity Shock Wave Therapy in Sexual Medicine-Clinical Recommendations from the European Society of Sexual Medicine (ESSM)J Sex Med. 2019 Oct;16(10):1490-1505. doi: 10.1016/j.jsxm.2019.07.016.

European Association of Urology Guidelines on Male Sexual & Reproductive Health 2021;

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